domenica 23 marzo 2008

BUONA PASQUA

Grazie alla mia amica Mila che da Zagabria, Croazia, mi manda una testimonianza su come, nella ex Jugoslavia, sia rimasta qualche testimonianza del bel tempo che fu.

Questo è un cartello appoggiato sulla statua di Nikola Tesla che riproduce una frase di Karl Marx:

"L'ultimo capitalista che impiccheremo sarà quello che ci ha venduto la corda".

sabato 22 marzo 2008

REGALAMI UN SORRISO



Prendo a prestito questa poesia apparsa sul blog di Luca Colantoni, inviato del Tgcom, ed ex narratore di cose giallorosse nell'emittenza privata romana.

Se volete una colonna sonora adeguata, beh, niente di meglio del vecchio Drupi e di una sua canzone del 1984

http://www.youtube.com/watch?v=_HSsoBx7JZY



Che me costava 'n soriso, sulla porta dell'ufficio, quanno tu, direttore, delicato come sempre, m'hai detto che nun me rinnovi er contratto?

E ar collega, che la matina arriva tardi e nun fa un cazzo tutto er giorno e te costringe a fa er doppio, che me costerebbe a faje 'n soriso?

E a quell'altro stronzo che manco te conosce e parla male de te co tutti, capi compresi, solo pe mettete 'n cattiva luce e magari fatte caccià, che me costerebbe faje 'n soriso?'

N soriso.

Daje, dimoselo, nun se fa fatica a fa 'n soriso e stasera, quanno magnerò quell'oribbile pasta scotta penzando che l'hai fatta colle mani tue dorci e delicate, che me costerebbe fatte....'n soriso?

Ma si, che me costava 'n soriso all'incrocio, quanno 'no scemo m'ha attraversato cor rosso e m'è toccato inchioda' de brutto annando quasi a sbatte ar palo de la luce?

E anche su 'a metro piena de gente, a quello stronzo che m'ha pistato er calletto, nun me costerebbe gniente faje 'n soriso!

Come pure ar solito capo, che rompe li cojoni de continuo, che me costerebbe faje 'n soriso?!

E a chi te passa davanti mentre stai a fa la fila, a chi te sorpassa a destra e ce vò pure avè raggione, a chi sbaja numero ar telefonino e comunque t'attacca 'na pippa de un'ora, ar tifoso dell'altra squadra che te sfotte perchè ha vinto er derby, ar viggile urbano che te fa 'na multa stronza e a tanti altri che te scasseno li cojoni.....che me costerebbe faje 'n ber soriso....

Certo nun me costerebbe proprio niente..... ....

Ma perchè... ....

se, invece, li mannassi AFFANCULO TUTTI...me costerebbe quarche cosa??????

venerdì 21 marzo 2008

THE PASSENGER


Scena, interno giorno, ore 11, 40, 20 marzo 2008, vagone del treno Ostia-Roma, appena usciti dalla stazione Lido Centro.
Entra una tipica famigliola, tre persone, un aitante trentonnenne-quarantenne con un bel piumino Murphy & Nye, una bellissima compagna/moglie roscia ed un figlio spettacolare, moro, leggermente pacioccone e si siedono.
Improvvisamente, un lampo.
L'uomo incontra con lo sguardo un altro volto, un tarchiatello quarantenne leggermente coatto, calvo, abbronzatissimo, occhiali da sole, con un movimento mascellare spettacolare a ciancicare una gomma ed una borsa da avvocato o da presunto manager.
Avevo l'Ipod, non ho ascoltato la conversazione ma uno spettacolo: il padre si è fiondato, ha baciato il calvo e si è seduto vicino a lui.
La compagna/moglie (non avevano la fede) e il pupo erano pronti a presentarsi allo yuppie di ritorno, sono rimasti per 40-secondi-40 col sorriso a mezz'aria senza che il compagno/marito/padre li degnasse di uno sguardo.
La conversazione è durata tutto il viaggio, sono sceso a S.Paolo Basilica e i due ancora parlavano, l'uomo piumino era rapito, neanche parlasse con Einstein, assolutamente indifferente al contesto circostante.
Nel frattempo, la mamma ed il figlio sono stati silenti, lo sguardo stramalinconico, senza dire una parola, solo un gioco di mani che si stringevano e di baci che il pupo spupazzone schioccava alla mamma. Ma mai coccole di mamma e figlio mi hanno dato una sensazione di infinita tristezza.
Si parlava di pratiche, di notai, di computer o televisori sottocosto mentre il treno, dondolando sui binari, arrivava alla Piramide.
Forse mamma e figlio la prossima volta andranno a piedi.
Morale? Nessuna.
Certo, Iggy Pop, l'iguana, quando nel 1977, si esibiva live suonando The Passenger, soleva sputare sul pubblico...

lunedì 10 marzo 2008

SAPPIA LA DESTRA CHE FA LA SINISTRA

Bambi ha tirato fuori gli artigli ed ha asfaltato il Pp e soprattutto i vescovi della conferenza episcopale iberica. I neocon italiani, la maggior parte della stampa conservatrice italiana, sempre irridente contro il modello zapateriano, dovranno trovare qualche altro obiettivo per i loro strali.

L'emittente radiofonica Cadena Cope, megafono degli umori più putridi dei signori in abito talare, è in lutto urlando ai quattro venti il miedo, la paura di una nuova guerra civile, di laici contro cattolici.
L'elettorato spagnolo se ne è ampiamente fregato, donne e giovani sono stati decisivi nella riconferma del primo ministro assieme a tutti gli altri aventi diritti al voto che hanno risposto con l'impegno civico al ricatto bestiale dell'Eta.

Popolari e socialisti, l'80% assieme, hanno la forza per ribadire come la democrazia sia il migliore antidoto a stupidi nazionalismi che non han più ragione d'essere. La destra di Rajoy infatti, pur perdendo seccamente ha guadagnato seggi stando a significare quanto gli spagnoli abbiano voglia di un sistema bipolare, un governo forte che governi ed una forte opposizione che faccia il cane da guardia.


Atrraversando i Pirenei la situazione è simile, la situazione è diversa. Più grazie al comportamento bislacco, alle fanfaronate e alla maleducazione di Sarkozy che ai propri meriti, il Ps francese ha sopravanzato di 7 punti l'Ump gollista del presidente guadagnando città tradizionalmente conservatrici e ponendosi in vantaggio per il secondo turno della prossima settimana.

Cosa vuol dire?

Quasi niente in quanto il voto amministrativo tende dovunque a favorire le sinistre ed a sanzionare la maggioranza governativa, qualunque essa sia ma segnala quanto i francesi non abbiano consegnato una cambiale in bianco al presidente in carica.

E le cambiali, come si sa, scadono e di fronte all'ufficiale giudiziario c'è ben poco da fare.