martedì 11 dicembre 2007

INVERNO TORINESE


984, questo è il numero dei morti sul lavoro fino a domenica scorsa.

Quel che è avvenuto a Torino, fabbrica Thyssen-Krupp, 4 operai morti, morti in maniera orrenda dopo un'agonia indicibile.

E ieri il giorno del dolore, i funerali, lutto cittadino a Torino, la Torino rilucente del Natale, la Torino messa a nuovo dopo i giochi olimpici invernali del 2006, la Torino ipnotizzata dal curling, la Torino ferita dalla calciopoli bianconera.

Dietro il feretro dei 4 la Torino politica, i gonfaloni, i sindacalisti, parole, parole, le solite parole vuote, inutili, insincere verso chi è straziato da un lutto indicibile.

Ma qualcosa nel quadretto irenico è andato storto.
Nino Santino, il papà di Bruno (uno degli operai morti) ha detto basta. "Assassini, bastardi, la pagherete cara!" ha urlato seguito dai fischi compatti della folla.
In un paese dove l'educazione cattolica fa sì che si debba sempre perdonare, sempre porgere l'altra guancia, chiedendo scusa di aver subito un torto, qualcuno ha deciso di non starci.

Maurizio Crosetti, su "La Repubblica" di oggi, ha usato parole forti "Sembra quasi un funerale palestinese, dove si alzano le foto dei morti a futura memoria".
Un operaio, padre di operaio, senza più figlio, distrutto come solo sa esserlo un padre che sopravvive al figlio, ha avuto la forza di sbatterci in faccia una verità, quella che sindacalisti, politici e imprenditori hanno sempre saputo: no a lacrime di coccodrillo dopo che si sono firmati accordi che permettono di lavorare in turni massacranti e senza misure di sicurezza.

Giovedì in Duomo solenni funerali con quattro salme benedette da un cardinale. Ma almeno giovedì bando a vuote ciance, spazio solo ai familiari, agli amici, ai compagni.

Gli altri, tutti gli altri, forse è meglio che vadano a fare dello shopping natalizio e che sottobraccio, assieme, continuino a calpestare la dignità del lavoro ma almeno lontano da chi lavora e soffre quotidianamente pedalando e soffrendo.

Lontano dagli occhi, lontano dal cuore.

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