domenica 27 gennaio 2008

OUT OF TIME MAN



Caro C.,

con questa Mia vengo a dirti che mi hai molto deluso.

Non per il ribaltone (l'ennesimo) nè per la conclamata crisi di governo (era durato anche troppo, forse).

Ma per il resto, per il contesto.

Perchè tutto si può fare nella vita, ma con dignità.

Si può scegliere di mettersi il Paese sotto le scarpe per un fatto personale ma occorre essere forti e senza macchia.

Si può avere una moglie bevuta e frignare come un bambino.

Si può avere una moglie ingabbiata ma, da ministro di Grazia (eh si) e giustizia (con la g minuscola), avere la polizia penitenziaria che difende la sicurezza della villa di Ceppaloni dai malintenzionati. Gli stessi secondini che hanno dovuto chiedere di identificarsi ai carabinieri che portavano la notifica del provvedimento restrittivo a lady Sandra.


Ma non si può, in Senato, leggere una poesia di Pablo Neruda (un comunista poi...) con la voce rotta e il fiatone a testimoniare una dignità lasciata davanti ad una mozzarella di bufala lacrimante latte.
Lo stesso tremolio e la stessa paura mostrate nei vari show televisivi gridando al complotto.
Il tutto mentre tua moglie si difendeva con un sol uomo e senza cedimenti, contestando punto su punto la ricostruzione della procura.

E tu ti presentavi a palazzo Madama con il medico per paura di un mancamento e guardavi con ira il tuo collega di partito Cusumano che, insofferente al richiamo delle foreste sannite, confermava la fiducia al governo.
E diveniva un traditore, uno sozzo, sveniva davanti ai lazzi di un suo ex compagno dell'Udeur.


Ma tu sempre un passo indietro, in ritardo, pesante, oramai passato, una virgola nel grande circo italiano.

E poco importa che con poco meno dell'1% metterai in scacco il centro sinistra, ripasserai con il Polo e confermerai le tue baronie di potere nel beneventano.

E poco importa che ti sia dimesso subito e non una settimana dopo come il tuo ex collega di partito e futuro compagno di merende Totò Cuffaro.

Poco importa che continuerai ad apparire sui nostri teleschermi.

Alea iacta est.
Il dado è tratto.

Ti sei mosso male, in ritardo, come un pachiderma.

Sei il simbolo (forse immeritato) della casta e questo non te lo leverà nessuno.


Non hai guardato l'orologio, sei arrivato in ritardo, il mondo è corso più veloce di te,


so Out of time man,


a (non più) rivederci,

con immutato sconcerto,

il Tuo A.


http://www.youtube.com/watch?v=e0uukcxZnLo&feature=related (Mano Negra, Out of time man)

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