sabato 24 marzo 2007

ROBA DA PAZZI...NI

Vi chiederete il perchè del titolo del post che farebbe invidia ad un titolista ubriaco di Tuttosport.

Prendo spunto dalla mastodontica prova di Giampaolo Pazzini questo pomeriggio di fronte ad una Wembley restaurata, linda e pinta, per un discorso più generale che parte dai campi di gioco per finire direttamente tra le nostre immacolate lenzuola.
Da poche ora non si fa altro che magnificare le qualità dell'attaccante di Pescia, tre goal alla perfida Albione, dimenticando però che il nostro eroe passa gran parte del suo tempo a scaldare le panchine di mezz'Italia, soggiogato dalle mirabilie della coppia Mutu/Toni. Al di là della mia personale idiosincrasia nei confronti dell'ex capocannoniere del campionato e l'ex fantasista della Juve resta il fatto che, ancora una volta, un giovane attaccante italiano deve sperare di far bella figura in nazionale o in qualche scampolo di partita infrasettimanale in quanto il suo posto è occupato da qualche straniero non eccelso o da un trentenne che ha arrancato sui campi di mezza Italia ma da qualche anno segna a ripetizione.
Adesso si griderà al miracolo, si dirà che i vivai sono rinati, che le belle storie sono ancora di casa nel nostro calcio malato ma la realtà è che l'ottimo Giampaolo dovrà tornare presumibilmente ad osservare la collina di Fiesole dalla fredda panchina dello stadio Franchi ma tra qualche anno potrà raccontare in un bar di periferia "Ma vi ricordate di quel pomeriggio di primavera quando tutta Wembley si alzò per una standing ovation verso di me, il primo italiano a gonfiare la rete per tre volte a Londra, Inghilterra di fronte a coloro che hanno inventato il football?".

Chissà che ne pensa Della Valle, il patron dei gigliati viola, anche lui entrato con tanto di tappeto rosso nell'inchiesta Vallettopoli, diventata, subito dopo i Dico, il grande problema sul quale il nostro Belpaese ama conversare. Oramai tutti siamo spiati, tutti sanno i nostri gusti sessuali, se siamo etero, gay, bisex o se magari, ingordi, amiamo andare a trans per scoprire l'effetto che fa. Giornali falsamente garantisti, forti con i deboli e deboli con i forti, utilizzano questioni personali per una lurida battaglia politica come se il rifinanziamento della nostra missione militare in Afghanistan, le liberalizzazioni di Bersani o l'abbassamento delle tasse potessero essere messe in relazione con il presunto "puttan tour" del portavoce del governo o la politica familiare delle ministre Bindi e Pollastrini, nient'altro che una replica di una comune hippy anni '70. In un guazzabuglio dove non esistono oramai differenze il centro sinistra è divenuta la coalizione del vizio, della luss(x)uria, sfascia famiglie ed amica dei terroristi. Ma sì, in fondo quel ficcanaso di Mastrogiacomo se l'era cercata e sarebbe stato meglio che la sua testa fosse rotolata per le montagne afgane e che magari, novelli Salomè, fosse stata consegnata su un vassoio d'argento dai talebani ai nostri soldati. E quindi tutti a suonare la fanfara americana perchè il Dipartimento di Stato ha alzato il sopracciglio per esprimere il proprio sdegno e così gli "amerikani de noantri" che fino a pochi anni fa andavano in giro in camicia nera a mostrare il braccio teso o in camicia verde padana ai congressi di Milosevic, gridano allo scandalo per l'iniquo scambio e contro quel sovversivo di Gino Strada.

Anche se credo che forse Pazzini non pensava a tutto questo mentre correva verso i compagni in festa...

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