lunedì 26 maggio 2008

Carmen Consoli - L'eccezione

E l'eccezione si chiama Roma.
Non si tratta di vittorie morali ma della certezza che ci troviamo di fronte a qualcosa di grande, di unico. E ora, davvero, se la divertimo...

Dal Corriere dello Sport di ieri, il raconto del vicedirettore Luigi Ferrajolo:

"La Coppa non vale lo scudetto ma è bella lo stesso.
Ancora più bella se brilla tra le mani di Totti, capitano sfor­tunato ma comparso in cam­po al momento giusto.
Ancora più bella, se premia una squa­dra come la Roma, che chiude la stagione con due trofei, un secondo posto e una Cham­pions onorata sino ai quarti.
Se premia una squadra con grandi virtù e un cuore così.

L’Inter con lo scudetto fresco fresco sul petto non si danne­rà per questo e la spartizione tra le due grandi rivali si ripe­te pari pari come nella stagio­ne scorsa.
La Roma ha co­munque meritato la Coppa giocando meglio questa fina­le, non la vince per meriti ac­quisiti, ma perchè l’ha strap­pata all’Inter con più rabbia e più voglia.
Il suo primo tempo è stato impeccabile e la Roma ha avuto solo il torto, peraltro non piccolo, di buttare all’aria molte occasioni.
Solo un gol, quello di Mexes, che si è sosti­tuito magicamente agli attac­canti un po’ assenti e un po’ in ombra sotto porta. Poi ha rad­doppiato in avvio di ripresa e a quel punto la partita sem­brava finita.
La Roma ha [...] retto, tra gesti atletici quasi eroici, d’altri tempi.
Tra crampi e tackle disperati, ha retto ecco­me all’assalto dell’Inter e dun­que questa Coppa alla fine è bella e strameritata.
Chiude degnamente una stagione da incorniciare.

Nessuno dica adesso che l’Inter non ci ha provato, che insomma sazia per lo scudetto, l’abbia lascia­ta come consolazione alla ri­vale: l‘Inter si è battuta con rabbia sino alla fine, ma non ce l’ha fatta.

Mica c’è sempre Zanetti che la salva alla fine".

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