venerdì 25 maggio 2007

QUELQU'UN M'A DIT...


E forse ci vorrebbero proprio le atmosfere dolci e soavi di Carla Bruni come colonna sonora del love affair che coinvolge il nuotatore italiano Luca Marin e la francese Laure Manadou.

Qualche giorno fa la francese, attuale primatista mondiale dei 200 e 400 metri stile libero, ha lasciato il proprio paese per cominciare a gareggiare alla corte della società torinese LaPresse, la stessa dell'amato.
Il suo trasferimento ha fatto piangere lacrime calde alla Francia intera che teme un'improbabile naturalizzazione che però non arriverà in quanto la Manadou ha assicurato che manterrà la cittadinanza francese.

I due fanciulli sono innamorati dal 2006 e la loro storia d'amore è venuta alla luce grazie ai gesti affettuosi che la francese manifestava ad ogni vittoria: nome di Marin tatuato sulla mano o addirittura la sua cuffia italiana indossata sulla cuffia d'ordinanza francese. Marin è sempre stato molto riottoso a proposito della sua storia d'amore, qualcuno ha scritto da vero siciliano attento alle questioni amorose, e ha sempre tenuto a mostrare il suo vero valore di nuotatore che non dipende dal fatto di essere il "signor Manadou".

Ora la sua amata si è avvicinata a lui anche se non potranno nuotare assieme al Centro federale di Verona , un pò perchè non sarebbe correttissimo che una straniera gareggi in una struttura italiana e un pò perchè la sua diretta avversaria, la nostra Federica Pellegrini, pare abbia posto il suo personale diktatat alla possibilità di nuotarci assieme.
In fin dei conti è una storia bellissima in un periodo nel quale si parla di calciopoli, doping o altre sozzure, perchè pensare che tutto sia solo una creazione mediatica? I due sono belli, bravi e famosi e spero che possano creare un precedente, l'amore batte e supera tutte le frontiere.

E francamente l'ironia che traspare dall'articolo di Emanuele Gamba su "La Repubblica" (18 maggio 2007) mi sembra un pò gratuita o no:
"Se fosse una storia d'amore, o soltanto una storia d'amore, sarebbe anche una bella storia: la regina che lascia il reame per correre dietro a lui, uomo fuori dal palazzo. Lei che lascia famiglia, patria e affetti (c'è mica solo il fidanzato, nella vita) per arrivare a 300 Km a ovest da lui: quanto meno, possono evitare di telefonarsi in roaming. (...) L'ha fatto anche per lui, senz'altro. Non l'ha fatto solo per lui, senza dubbio. Perchè veramente l'abbia fatto, la Francia continua a chiederselo e a non capirlo, e difficilmente lo capirà, almeno fino a che lei non lo spiegherà aggiungendo qualche spigolo ai suoi dolci ma muti sorrisi".

Invece personalmente mi auguro le migliori fortune per loro, per l'Italia, la Francia e, perchè no, pure per Gamba al quale, vecchio cuore granata, il campionato sofferto del Torino ha causato forse qualche acidità di troppo.

Un abbraccio dalla Capitale del mediterraneo, sempre più tropical.

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