lunedì 17 settembre 2007

I TRENI DI REGGIO CALABRIA


Non starò qui a magnificare le sorti magnifiche e progressive dell'As Roma dopo 3 giornate.
Non starò qui a fare stupidi confronti tra un leggendario Juan ed un Chivu con la spalla lussata nelle brume di Appiano Gentile.
Volevo solo dire una parola sul comportamento incivile della gente di Reggio Calabria.
Rigore netto negato a July, silenzio, espulsione dopo un fallo criminoso di Valdez, proteste, e fin qui siamo nella normalità. Ma di fronte ad una doppia simulazione dell'illustre carneade Ceravolo comincia il finimondo suggellato dal raddoppio del Capitano.
Partita sospesa, lancio di bottigliette e di seggiolini in campo, insulti e spintoni a Tempestilli e ai giornalisti delle radio private come Zampa e Paglia che avevano l'unico torto di star lì a lavorare. Il presidente Foti, squalificato lui e la squadra per i fatti di Calciopoli, in piedi sulla balaustra, novelllo Duce, ad arringare la folla.
Che pena.
Che squallore.
Che tristezza.
Pensare che Reggio Calabria ha problemi ben più gravi ma il popolo bue non sa far altro che arrabbiarsi per una partita di calcio. Lo stesso popolo bue che quando si vede fare torti dagli squadroni del Nord fa pippa e accoglie i dirigenti delle suddette con inchini e moine pur di guadagnare un pippone, uno scarto delle "grandi" in prestito.
Ma la colpa è anche della stampa, dei teatrini televisivi (vedere la crisi isterica di Sconcerti contro Spalletti su Sky) che hanno tirato su un ritratto non positivo della Roma, del Capitano e del resto, dando la stura a comportamenti simili che chi segue la Roma sa che sono la norma su quasi tutti i campi italiani.
Comunque, dammi i tre punti e non chiedermi niente...

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