Solo per i complimenti all'articolo dell'inviato del Corriere dello Sport a Firenze, fiorentino di nascita e viola di cuore, Alberto Polverosi:
"FIRENZE - E’ stata una partita così bella che solo una vittoria avrebbe potuto sciuparla.
Paradosso, certo, ma Fiorentina e Roma hanno giocato un calcio tanto spettacolare da non meritare di perdere.
Stupenda la Viola per 90 minuti, fantastici i giallorossi nel rispondere colpo su colpo.
Grandioso Mutu, che ha segnato su rigore col cucchiaio alla Totti, grande tutta la Roma anche nei momenti in cui ha sofferto di più. Spalletti non aveva il suo capitano e forse per questo è mancata la stoccata letale, ma dalla sua squadra ha avuto risposte stupende.
Ieri sera, sul Franchi fradicio di pioggia, si è visto davvero il meglio del calcio italiano di questo momento. C’erano due squadre che hanno giocato palla a terra, in piena velocità, attaccandosi in ogni settore del campo. C’è stato, è vero, qualche errore nei passaggi, ma era proprio quel ritmo infernale a impedire che ogni tocco fosse anche preciso al millimetro.
Il primo tempo si è chiuso con la Roma in vantaggio, ma senza che la Fiorentina lo meritasse. Anzi. Come numero e qualità di occasioni da gol, i viola sono stati superiori alla Roma, hanno controllato meglio la manovra e se al posto del lento (troppo lento) Liverani di ieri avessero avuto un centrale più svelto, i giallorossi avrebbero faticato ancor più a controllare il loro arrembaggio.
Però la storia è nota, se alla Roma concedi non un varco, ma solo uno spiraglio, sei fregato. E’ successo ai viola che, partiti bene, sono stati avvisati dopo 11' da una conclusione di Mancini in fondo a un’azione nata da una delle palle smarrite per strada da Liverani. Mancini ha segnato al 19', con un tocco straordinario, degno del suo immenso repertorio: cross di Cicinho, velo di Giuly, con la coda dell’occhio il brasiliano ha visto Frey qualche passo fuori dalla porta e lo ha battuto con un ‘cucchiaio’ di tottiana memoria.
In 5 minuti la Fiorentina ha pareggiato per un’uscita sbagliata da Doni (con spizzata di De Rossi) su angolo di Semioli: Gamberini, sul secondo palo, ha messo dentro.Da allora, fino al vantaggio di Giuly, è stata tutta Fiorentina. Bella, brillante, aggressiva, molto tecnica quando passava da Mutu, in certi momenti imprendibile per la difesa romanista. Che soffriva, come si era già visto in occasione del gol di Gamberini, sul gioco aereo. Cicinho ha salvato a due metri dalla porta immolandosi su un tiro di Mutu, che ha colpito poco dopo la base del palo esterno e poi ha costretto Doni a una grande parata su colpo di testa.
Nel frattempo, il guardalinee Comito aveva fermato Mancini davanti alla porta per un fuorigioco che non c’era ( la palla gli era arrivata da Ujfalusi) e nella stessa azione su Vucinic era stato commesso un fallo da rigore.Taddei è uscito per infortunio, Spalletti ha inserito Aquilani come trequartista e Giuly si è spostato sulla destra. Mossa perfetta: è stato Aquilani a dare al francese la palla del 2-1. Pasqual ha sbagliato il movimento e Giuly non l’ha perdonato.
Ha cambiato anche Prandelli, a inizio ripresa, ma per scelta. Fuori Liverani, dentro un altro esterno, Santana, squadra ridisegnata col 4-4-2 con Mutu in appoggio a Pazzini. A Montolivo è andato il comando delle operazioni. Per un quarto d’ora, la Roma non è più uscita, la spinta della Fiorentina era robusta, ma ha prodotto una sola conclusione di Ujfalusi, in area, finita altissima.
E’ stato Cicinho a rompere la pressione dei viola con un’altra discesa minacciosa conclusa da Vucinic ma deviata in angolo da Gamberini. Quando è entrato Panucci al posto di Mancini, Cicinho è salito come esterno offensivo.Prandelli ha aumentato il peso dell’attacco con Vieri al posto di Semioli e Mutu è tornato sulla fascia. La Fiorentina ha pareggiato su rigore: Ferrari ha steso Vieri dopo che Mutu aveva steso mezza difesa romanista e piazzato l’assist per Bobo.
E’ stato il rumeno a segnare con un cucchiaio: Totti era a Roma, ma sembrava che fosse qui. I viola hanno raggiunto il 2-2 mentre la Roma era già sfuggita alla loro pressione e Frey si era ampiamente riscattato della leggera distrazione con tre interventi stupendi. Donadel è stato espulso per il secondo giallo, ma in 80 minuti era stato l’anima dei viola.
La Roma ha cercato di sprintare nel finale, ma nemmeno la Fiorentina ha smesso di attaccare.
Da applausi tutt’e due, ma applausi sinceri".
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