sabato 14 luglio 2007

SOSTIENE PUFFONE...



C'è una città affacciata tra il Tejo e l'oceano Atlantico della quale si parla poco, molto poco.
Parlo di Lisbona, capitale del Portogallo.

Reduce da un viaggio in questo splendido paese mi permetto di offrirvi dei piccoli suggerimenti per chi avrà la ventura di visitare proprio Lisbona.

Città distesa su sette colli e attraversata da un'efficiente rete tranviaria, vecchie vetture cigolanti che affrontano pendenze da brivido, su tutte la linea 28 che senza paura sale verso l'Alfama, la Sè (la cattedrale metropolitana) ed il castello di San Jorge.

A soli 3 Km. dal centro cittadino una passeggiata a Belèm per visitare la torre, il monastero dei Jeronimos e per mangiare i pastèis de Berlèm, pasticcini alla crema pasticciera la cui segretissima ricetta è da anni tramandata a pochi fortunati eletti.

Quando, stanchi per aver camminato sull'acciottolato lisboeta e dopo aver lustrato gli occhi con uno splendido panorama da uno dei tanti miradoures (belvedere) della città, aveste un languorino c'è solo l'imbarazzo della scelta.

Due indirizzi su tutti.

Accanto al convento del Carmo, proprio di fronte alla caserma della Guardia nazionale repubblicana (dove cercò rifugio l'ultimo dittatore di destra del Portogallo, Marcelo Caetano, prima di fuggire incalzato dallo scoppio della rivoluzione dei Garofani del 1974) c'è una piccola osteria, Super Mario.
Niente turisti, solo operai, pescatori ed impiegati che vengono a sedersi per gustare le specialità del giorno affisse alla porta in due versioni (una a penna per i locali e al computer per gli stranieri) quali il baccalà ai ceci, una grigliata di maiale il tutto annaffiato da un economicissimo vino della casa. Mangiare le abbondantissime mezze porzioni (5 euro) mentre chi vorrà strafogarsi non dovrà far altro che chiedere una normale "dose". Il proprietario è gentilissimo ed affabile con gli stranieri pur parlando esclusivamente uno strettissimo portoghese.

Simile ma anche diverso un altro postone.
Accanto al capolinea della funicolare della Bica, nel bel mezzo del regno del fado e della notte lisboeta, il Bairro Alto, troverete un altro localino a prova di stranieri e frequentato esclusivamente da gente del luogo. Si chiama Casa Liège, arredamento curato e colorito, gestione familiare, senza mezze porzioni ma altrettanto economico (anche qui se scegliete los platos do dia non vi allontanerete dal range 4-6 euro, birra a un euro). Specialità fantastiche tra le quali Lulas (calamari) e Rojoes (bocconcini di maiale marinati e fritti) che aspettano solo voi.

E se andrete a Lisbona sono convinto che ci ritornerete, ormai avvinti da una incontenibile saudade.

Nel frattempo un salto in biblioteca od in libreria per leggere "Sostiene Pereira" di Antonio Tabucchi (ed. Feltrinelli) ed il suo bellissimo incipit:

"Sostiene Pereira di averlo conosciuto in un giorno d'estate. Una magnifica giornata d'estate, soleggiata e ventilata, e Lisbona sfavillava".