domenica 27 aprile 2008

Do you really want to hurt me?

Per questa storia ci sarebbero voluti i Twenty Fingers con Short Dick man, ma la scelta sarebbe stata troppo scontata.

Succede che in una scuola del napoletano, a Sant'Antimo, un gruppetto di ragazzi delle medie, durante un'ora di buco, si balocchi con i loro gingilli facendo una gara a chi ce l'aveva più lungo.
Apriti cielo, una fanciulla lo dice alla propria madre, professoressa nella stessa scuola, e scatta un'inchiesta.

La supplente accusata di scarsa vigilanza e i reprobi trattati come piccoli maniaci. Ora, tenuto conto che a scuola si debba studiare, che le professoresse hanno il compito di sorvegliare gli alunni, non è la prima e non sarà l'ultima volta che accadranno fatti di questo genere.

Sono cose più comuni negli spogliatoi delle palestre, delle piscine o di qualche sport di squadra ma è assolutamente la normalità. Almeno per la mia esperienza la tempesta ormonale della preadolescenza fa sì che prima di partire per la battaglia uno si metta la mano nella fondina e controlli se la pistola è in grado di affrontar la tenzone, se il calibro può reggere lo sforzo.
E uno si consiglia, si sfotte, si preoccupa e magari si misura con il righello.

Credo che il napoletano, così come qualunque posto, soffra e abbia problemi più importanti di questo così come la scuola italiana manifesti tare più gravi di un gruppetto di discoli che giocano a fare gli uomini.

Si potrebbero occupare al meglio le 5 ore canoniche di scuola?

Ma certo, anche perchè non è da questo che si ...misura... il valore di un uomo o forse si?

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