venerdì 25 aprile 2008

Ma che bella giornata di sole...

63 anni fa l'Italia veniva liberata dal giogo nazifascista.

Su Roma splende il sole, non è il sole dell'avvenire ma scalda i cuori di chi vuole ricordare quelle migliaia di partigiani, di militari, di gente semplice che mi ha permesso, alle 10, 57 della mattina, di poter stare dentro la mia casa a scrivere il blog in libertà.

Mi piace qui ricordare il massimo cantore della Resistenza, Beppe Fenoglio, che con uno degli incipit più belli della letteratura italiana così racconta la presa di Alba nel 1944:

"Alba la presero in duemila il 10 ottobre e la persero in duecento il 2 novembre dell’anno 1944.

Ai primi d'ottobre, il presidio repubblicano, sentendosi mancare il fiato per la stretta che gli davano i partigiani dalle colline (non dormivano da settimane, tutte le notti quelli scendevano a far bordello con le armi, erano esauriti gli stessi borghesi che pure non lasciavano piú il letto), il presidio fece dire dai preti ai partigiani che sgomberava, solo che i partigiani gli garantissero l’incolumità dell'esodo.

I partigiani garantirono e la mattina del 10 ottobre il presidio sgomberò".

Da Una questione privata. I ventitre giorni della città di Alba, Torino, Einaudi, 1990.

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