martedì 5 giugno 2007

TOTTI ZITTI



Da un articolo dell'ex giornalista di Radiorai Mario Giobbe dalla prima pagina de "Il Romanista" del 5 giugno 2007:

"Sono un giornalista sportivo, un tempo conosciuto dal "colto e dall'inclito", oggi un appassionato di calcio e, grazie a Dio, tifoso della Roma.

E in quanto tale estimatore di uno dei più grandi calciatori in attività al mondo: Francesco Totti.

Premetto che non ho nessuna intenzione di difendere la sua persona perchè il ragazzo è capace di farlo da solo (vedi Matarrese e Melli tanto per fare due citazioni), desidero invece irridere quella pletora di cronisti sparsi in quasi tutta Italia ( e anche a Roma) che non sopportano il fatto che Totti sia romano e, in quanto tale, lo detestano e lo pongono al centro di tutte, o quasi, le vicende del calcio italiano giocato.

In particolare, questi cronisti, hanno eletto il capitano della Roma come il "capro espiatorio" di tutti i mali della Nazionale italiana poco meno di un anno fa Campione del Mondo e oggi capace di brutte figure addirittura anche alle Isole Far Oer. Totti ha la responsabilità del pareggio di Napoli con la Lituania. Della sconfitta di Parigi con la Francia, in pratica della insufficiente gestione tecnica di Roberto Donadoni.

Nessuno, tra i soloni del giornalismo sportivo di oggi, che ricordi come, l'ottimo ex giocatore del Milan e recente allenatore licenziato del Livorno, non sia all'altezza dell'incarico che una cattiva gestione federale del post Calciopoli (o Moggiopoli se preferite) ebbe ad affidargli grazie al commisario Rossi e al vice Albertini.

Nessuno che celebri il capocannoniere del campionato appena terminato, terzo numero 10 dopo Platini e Maradona ad aver vinto la prestigiosa classifica dei marcatori.

Nessuno a parte pochi e "coraggiosi" colleghi tra i quali i tanti de "il Romanista".E' nel Dna di Francesco la colpa di essere romano, di non essere emigrato nei lidi (si fa per dire) milanesi, torinesi o madrileni. L'avesse fatto noi non staremmo qui a prendere posizione nei confronti di tutti quelli che sono arrivati, fino alla noia, ad accusare il capitano della Roma.

E' ora di farla finita, cari colleghi, anche se a vostra giustificazione non ci sono argomenti. E invece ve ne possiamo citare tanti di fatti del calcio nostrano che abbisognano di approfondimenti.

Vedi, tanto per restare al recente, il caso Deshamps-Juventus. Dateci notizie su questa vicenda e, perchè no?, sulla sentenza della Cassazione sul doping che ha visto protagonista la più titolata delle squadre italiane.

Quanto a Totti, mi incuriosisce leggere oggi sui giornali, la sua proposta di "rivoluzione degli stadi" ( pubblicata ieri da questo giornale) che vuole salvare il calcio italiano sempre più sull'orlo del precipizio. E non dimenticate quanto questo ragazzo ha fatto da anni e sta facendo per i bambini che soffrono.

L'importante comunque per noi è che Francesco Totti non è e non sarà mai solo".

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