sabato 2 giugno 2007

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Un post davvero anarchico, di tutto un pò.

Ieri sera è terminata la telenovela attorno al caso Visco-Guardia di Finanza nata attorno alle presunte rivelazioni pubblicati da "Il Giornale" su delle pressioni esercitate dal vice ministro diessino allo scopo di trasferire 4 ufficiali che avevano indagato sulla tentata scalata dell'Unipol alla Bnl.

I documenti smentiscono clamorosamente la ricostruzione dell'house organ di casa Berlusconi e la conseguente dichiarazione del comandante generale della Gdf, Speciale, che invece davanti ai giudici, sotto giuramento, aveva dichiarato l'esistenza di dette pressioni. L'unica soluzione non poteva essere che quella di sostituire il comando e, contemporaneamente, di far restituire a Visco le deleghe sulla Gdf in maniera da annullare la minaccia della mozione di sfiducia presentata dalla Cdl al traballante senato dove qualche genio, vedi esponenti dipietristi, era pronto a sacrificare "l'uomo delle tasse" pur di salvare l'onore delle forze armate.

A me personalmente Visco non è molto simpatico ma un uomo politico si combatte con le idee e non usando pezzi dello Stato, scontenti per la presenza del Centrosinistra al governo, o tramite articoli di giornalisti in stretti rapporti con la Guardia di Finanza.

La risposta giusta è stata quella di terminare il rapporto fiduciario con un militare del quale non si ha più certezza della lealtà verso quelle istituzioni che dovrebbe difendere, fregandosene dunque della canizza montata dal centrodestra e dai media compiacenti.

Media che tutti insieme aprono la bocca e fanno "Aaaaaah" di fronte alla notizia che il Cnr ha scoperto che nell'aria di Roma ci sono fortissime tracce di cocaina che puoi respirare tutti i giorni. Il picco, chiaramente, 0,1 nanogrammi per metro cubo, è stato registrato attorno all'università La Sapienza. Questo non vuol dire che tutti noi stiamo narici allargate a sniffare ma che il caso non è da sottovalutare.

Ma perchè stupirsi, perchè poi mettere i giovani al centro delle accuse? Ma chi è che giornalmente ci fa vedere in film o in telegiornali scene dove la coca scende a fiumi oppure il racconto integrale delle ultime prodezze di Kate Moss e dell'ottimo Pete Doherty? E quei politici che se la prendono con Veltroni, ieri conferenza stampa di Forza Italia sul declino morale della città (e il caso dell'ex sottosegretario Miccichè con la droga direttamente al ministero?), quando sarà possibile fare un controllo sulla droga a Montecitorio o vedere finalmente l'inchiesta delle Iene?

Forse la cocaina avrà però contribuito alla realizzazione di quel capolavoro musicale del quale festeggiamo oggi il quarantesimo anniversario, il disco dei Beatles, Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band.

Dalla copertina, un pantheon di personaggi, da Oscar Wilde, Marlon Brando a Bob Dylan , assieme ai fab four in divisa. Come scrisse lo scrittore Langdom Winner, grazie al disco "il mondo occidentale si era sentito unito come non succedeva dal Congresso di Vienna del 1815", il regalo,come disse il guru dell'Lsd Timothy Leary, di un gruppo di mutanti mandati da Dio.

Personalmente ho sempre preferito le canzoni dei Rolling Stones, Angie e Ruby Tuesday su tutte, ma loro arrivarono comunque dopo i 4 ragazzi di Liverpool ai quali, credo, si deve comunque un grazie per la poliedricità della loro produzione e per l'aver rappresentato il primo esempio di musica di massa.

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