mercoledì 11 aprile 2007

THE ITALIAN JOB




Come dice quel vecchio adagio "Natale con i tuoi e Pasqua con chi vuoi"?
Gianfranco Fini, che è un ragazzo sveglio e che ha studiato, sa quanta verità si nasconda nelle vecchie raccomandazioni dei nostri nonni e che ti organizza?
Un pò di sano riposo in questi giorni pasquali è quel che ci vuole per ricaricare le pile scariche e niente di meglio che indirizzare la prua verso l'oceano Indiano in mezzo al quale si stagliano i tanti piccoli atolli che formano l'arcipelago delle Maldive.
Ma come tutte le più belle fiabe ogni cosa ha la parola "fine" e ahimè! occorre riprendere la strada per la Capitale e mettere in un cassetto i cubalibre bevuti all'ombra delle palme o le grigliate di pesce apprezzate in una luce dorata da tantissime stelle sotto un cielo altissimo.
Bisogna ritornare tra le tristi paludi della politica romana, rivedere i La Russa, i Gasparri, gli Storace ed organizzare l'opposizione ad un governo sì bizzarro che va dai timorati di Dio che utilizzano il cilicio ai deputati transgender.
Si arriva quindi all'aeroporto di Malè, si va al check in, business class ma, ma...l'aereo della compagnia Eurofly, gruppo Alitalia, che dovrebbe ricondurre l'allegra brigata nella capitale del Mediterraneo, è guasto.
Niente paura perchè i potenti mezzi italiani non si perdono per un piccolo guasto e, sim salabim, ecco un altro vettore pronto a solcare i cieli dell'iperuranio ma, accipicchia, guasto pure questo.
E ora, che si inventa il prode Gianfranco? Ma chiaro, decide di chiamare il console italiano per cercare un posto riservato sul primo aereo in partenza verso l'Italia.
Geniale, vero? D'altra parte non si diventa vicepresidenti del Consiglio e ministro degli esteri per caso.
Certo, non esistono più i fascisti di una volta.
Solo qualche anno fa, Fini, camicia nera indosso e manganello in mano, non ci avrebbe pensato un attimo ad organizzare una spedizione contro il complotto giudaico-comunista-massonico oraganizzato dai perfidi maldiviani, promettendo di spezzargli al più presto le reni.
E invece? Come il più anonimo politico scalzacani, il nostro prode cerca una raccomandazione al potente di turno, neanche stessimo in fila alla posta, pur di superare gli anonimi signor nessuno, anche loro stanchi, sfiduciati ed ansiosi di rivedere il Pincio e Fontana di Trevi.
Tra questi ultimi c'è anche uno sconosciuto deputato dell'Udc, Romano, che invece, memore della sempre verde legge democristiana del "Male non fare, paura non avere", decide di rimanere con gli sfortunati passeggeri autonomindosi portavoce dei rivoltosi, lamentandosi in tutti i telegiornali italiani ma fermo al suo posto, porgendo l'altra guancia come insegnano i dettami di Santa Romana Chiesa.
E Gianfranco? L'ex pupillo di Almirante fa rivoltare nella tomba il povero Benito.
Quando c'era Lui non solo i treni arrivavano in orario ma la gloriosa "Ala azzurra" realizzava, nell'anno 1933 (anno XI dell'era fascista), la trasvolata atlantica con il camerata e Quadrumviro della rivoluzione Italo Balbo alla cloche dei comandi, ma ora?
Adesso colui che ha traghettato i neofascisti sulla lunga strada verso i lidi della democrazia non trova di meglio che comportarsi come Gastone, il fortunato cugino di Paperino, o Alfredo, l'amico a cui Vasco Rossi ha dedicato una canzone, per pensare solo a se stesso e ottenere almeno una
camera...ta con vista:
COLPA D'ALFREDO (1980)
Ho perso un'altra occasione buona stasera
e' andata a casa con il negro, la troia!
mi son distratto un attimo....colpa d'alfredo
che con i suoi discorsi"seri"e inopportuni mi fa sciupare tutte le occasioni
e prima o poi lo uccido!....
lo uccido!
e lei invece non ha perso tempo, ha preso subito la palla al balzo,
l'ho vista uscire mano nella mano con quell'africano che non parla bene neanche l'italiano
ma si vede che si fa capire bene quando vuole....
tutte le sere ne accompagna a casa una diversa
chissa cosa le racconta!(per me e' la macchina che conta)
e quella stronza non s'è neanche preoccupata
di dirmi almeno qualche cosa chesso' una scusa....
si era gia' dimenticata di quello che mi aveva detto prima....
"mi puoi portare a casa questa sera?Abito fuori Modena, Modena park!"
ti porterei anche in america
ho preso la macchina apposta!...
e mi ero gia' montato la testa...avevo fatto tutti i miei progetti....
non la portavo mica a casa!beh se la sposavo non lo so
ma cosa conta sono convinto che se non ci fosse stato lui mi avrebbe detto si!
sono convinto che se non ci fosse stato lui mi avrebbe detto siiiiiiii!
P.S: per qualche fratello romanista che ha ancora qualche lacrima da piangere consiglio la lettura del bellissimo articolo di Roberto Renga sulla prima pagina de "Il Messaggero" di oggi dall'eloquente titolo "La notte delle streghe"

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