giovedì 19 aprile 2007

SALVATE IL SOLDATO ROBERT...


Ore 7, 30, esco, vado da Alessio, il mio giornalaio di fiducia, per comprare i giornali. Il mio quotidiano preferito, "La Repubblica", non c'è ed allora compro "La Stampa".
Vado, golosamente nelle pagine sportive per leggere il punto dell'opinionista sportivo di punta del giornale di Torino, Roberto Beccantini, ma con mio sommo dispiacere non lo trovo. Non saprò mai il suo parere sulla partita della Roma contro l'Inter, sul "Pupone" mai decisivo e su una squadra mai matura, lui che inviato felice a Manchester assieme al suo fido scudiero Massimiliano Nerozzi si era stropicciato gli occhi di fronte alla superiorità dei Red Devils.
Però c'è comunque l'ottimo Marco Ansaldo, cuore bianconero intristito e inviato a S. Siro, che, indeciso tra la gioia per l'ennesima figuraccia dell'Inter ed il malcelato fastidio per l'ottima prova della squadra giallorossa, tira fuori ugualmente queste perle.
Cosa fanno gli undici giallorossi dopo il rigore inventato da Trefoloni? Ma chiaro, "si attorcigliano nel rancore per l'ingiustizia subita" mentre Mexes "salterà la prossima partita come Pizarro e Mancini tutti diffidati e ammoniti: ai tempi della Juve di Moggi si sarebbe pensato al complotto".
Quando, comunque soddisfatto anche se deluso per non aver letto il mio idolo Beccantini, sto per richiudere il giornale, toh!, a pagina 5 c'è la nemesi.
Ricomposta la coppia di Manchester, Nerozzi inviato a Cardiff (la cui profondità di pensiero avete potuto apprezzare grazie al mio amico Nanni nella risposta al mio post Tie Break nell'analisi della partita di Totti) per raccontare il fallimento della candidatura agli Europei e Beccantini a commentare il tutto con un articolo fermo e indignato, La somma di troppe indecenze.
Al di là di ogni commento scaramantico su quanto la suddetta coppia porti bene, di chi è la colpa della vittoria di Polonia ed Ucraina? Ma di Matarrese e della Melandri, "una mina vagante e una ministra riscaldata", "siamo stati antipatici, sbruffoni e monotoni", non una sola parola su Calciopoli e Moggi.
Ma d'altra parte come non ricordare lo juventino Beccantini ospite quasi fisso nella scorsa edizione della Domenica Sportiva assieme allo juventino Tony Damascelli de "Il Giornale" (sospeso a tempo indeterminato dal quotidiano nel quale lavorava per il suo coinvolgimento in Moggiopoli) sotto il vigile sguardo di Marco Mazzocchi, ridere con lo stesso Moggi mentre sherzavano e deridevano i Sensi e la realtà giallorossa tutta.
Però non crediate che Beccantini cada nella demagogia o nel qualunquismo più becero perchè, alla fine, una ragione c'è se l'Italia non organizzerà gli europei del 2012 e lui la scrive chiara e tonda, senza peli sulla lingua "siamo stati presuntuosi come la Roma di Manchester".
Ah, ecco...
P. S: la vittoria di ieri la voglio dedicare al nostro uomo a Milano, al nostro fratello giallorosso portafortuna imbucato nella capitale lombarda:
Alberto, resisti!!!

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